Nuovo Dpcm. Chiusura alle 18 per bar e ristoranti, palestre chiuse, scuole superiori a distanza

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato il terzo Dpcm del mese di ottobre. Tra le novità: bar e ristoranti chiusi dopo le 18, attività sospese per palestre e piscine, lezioni a distanza per le scuole superiori. Consentiti gli spostamenti tra le regioni, ma è “fortemente raccomandato” rimanere nel proprio comune.

La nuova stretta alle misure per contenere i contagi da coronavirus arriva nelle ore in cui il numero di positivi in appena 24 ore è di 19.644 in tutta Italia. In aumento anche i morti che sono 151 e il rapporto tra nuovi casi e tamponi effettuati è dell’11.06%.

"L'andamento della curva segna in tutta Italia indici preoccupanti. Vogliamo tenerla sotto controllo gestendo la pandemia e scongiurando un secondo lockdown che il Paese non può più permettersi: dobbiamo preservare la salute e l'economia. Introduciamo misure più restrittive che entreranno in vigore da mezzanotte".

In sintesi, fino al 24 novembre, bar, ristoranti e pub dovranno chiudere alle 18,  il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e fino a mezzanotte è autorizzata la consegna a domicilio.

Scuole elementari e medie aperte, invece, per le superiori è prevista la didattica a distanza almeno al 75 per cento. Si incentiva lo lo smartworking per la pubblica amministrazione e lo si raccomanda fortemente per le aziende private.

Chiudono palestre, piscine, centri massaggi. Restano aperti i musei, vengono annullati convegni e fiere anche internazionali. Sospese le competizioni sportive a eccezione quelle agonistiche al di fuori di palestre e piscine. 

"Non introduciamo coprifuoco, ma ci si deve muovere per necessità evitando di ricevere a casa persone al di fuori del proprio nucleo familiare. Sono consentiti gli spostamenti tra regioni ma “è fortemente raccomandato di non spostarsi in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune".

"Questa è una pandemia che ci sta sfinendo creando nuove fasce sociali, stiamo chiedendo ad alcune categorie come artisti, commercianti, ristoratori un alto sacrificio. Arriveranno gli indennizzi per tutti coloro che verranno penalizzati da queste nuove norme. Previsti nuovi contributi a fondo perduto, ci sarà un credito d'imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre. Verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre" ha concluso il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Redazione dirittocivilepenale.it